Magistrati e scrittori anticamorra a scuola

Di seguito l'articolo apparso a pag. 49 del quotidiano "Il Mattino" il giorno 27/02/2010


«La camorra non si sconfigge con gli eroi ma con il lavoro di uomini comuni, che tutti i giorni alle parole fanno seguire sempre i fatti. Perché non ci possono essere alibi per diventare camorristi».
Tutti d'accordo ieri mattina all'Iti Elia di Castellammare al dibattito del coordinamento antimafia Riferimenti-Gerbera gialla con il magistrato Raffaele Cantone, l'ispettore di Scampia Lorenzo Stabile e il giornalista Simone di Meo. Tre uomini e scrittori che hanno raccontato affari e storie della malavita organizzata in Campania. Entusiasti i ragazzi della scuola diretta da Vincenzo de Nardi, e Maria Coppola, referente dell'associazione che insieme ai suoi colleghi Enza Celotto e Flavio Gallo seguono il programma sulla legalità. «Questo è il primo appuntamento di una due giorni - spiega la responsabile di Riferimenti in Campania - che cercherà anche con altri magistrati ed il procuratore capo di Torre Annunziata Diego Marmo di indicare ai ragazzi le linee di un percorso di vita che ai facili guadagni del sistema contrappone la dignità di una vita onesta che non finisca in carcere o crivellata di colpi». ti. esp.